Ve ne racconto giusto qualche pezzettino:
Il Pescatore
Sulla riva del Fiume Blu che scende dalla Montagna Blu dove, già lo sapete, sta la grotta del mago Zibibbo, viveva un pescatore. Era piccolo e molto povero; aveva un solo vestito (un vestito da pescatore), un solo cappello (da pescatore) e una sola lenza per pescare. Non aveva né moglie né figli e per questo era molto triste.
Era
molto buono, tant’è vero che ogni volta che pescava un pesce lo
guardava negli occhi (occhi tristi perché il pesce si era appena
fatto pescare) e diceva tra se:
“poverino avrai famiglia con una
moglie pesce e tanto pesciolini e se ti mangio non potranno avere più
un papà”
Così lo ributtava in acqua e lo guardava andar via
seguito dalla moglie pesce e dai figliolini pesciolini, e per
mangiare staccava una bacca dal corbezzolo o una banana del banano;
mangiava solo verdura e frutta e per questo era così magro. Un
giorno che aveva appena pescato un bellissimo luccio e lo aveva
subito ributtato nell’acqua vide arrivare su fiume una delfena.
Mi
domanderete:
“cos’è una delfena?”
Vi risponderò subito che una
delfena è un pesce metà delfino e metà balena e soffia acqua come
una balena e salta sull’acqua
come
un delfino. Probabilmente non ne avete mai viste perché le delfene
sono molto rare e normalmente non vanno in giro dove ci sono gli
uomini perché hanno molta paura.
Il dottor Millefiori e le api fungaiole
Vicino
alla montagna blu dove vive il mago Zibibbo c’era, e c’è ancora,
una collina verde, ricoperta da un fitto bosco verde con al centro un
gran prato verde dove stava la casa in cui vive il dottor Millefiori
con sua moglie Millefoglie e suo figlio Millefrutti...
Per
vivere Millefiori, che si era laureato in animalogia, si era
inventato un lavoro molto interessante: curava le api fungaiole.
Mi
immagino che mi domanderete:
“chi sono le api fungaiole ?”
Vi
rispondo subito.
Le
api fungaiole sono una tribù di api selvatiche che invece di
succhiare il nettare dei fiori, succhiano il nettare dei funghi e
fanno il miele di fungo che è moltissimo pregiato, soprattutto
quello di rossula che ha un bellissimo colore rosso rubino.
La prima magia
Il
mago Zibibbo non è sempre stato un mago alto alto e con la barba
come lo conoscete adesso. Anche lui è stato un bambino piccolo, anzi
piccolo piccolo perché da bambini i maghi sono più piccoli degli
uomini e poi da grandi diventano più grandi.
Il suo papà era il
mago Zibabbo e come tutti i maghi che si rispettano cominciò ad
insegnargli la magie appena nato.
Quando
Zibibbo aveva due mesi aveva imparato la magia dei colori: poteva
trasformare i colori di quello che toccava. Anche
voi care bambine la potete fare: basta che prendiate un pennarello
rosso e lo strofinate su un foglio e il foglio diventa rosso. Ma il
mago Zibibbo bambino lo faceva con un dito; toccava una cosa
qualunque con un dito e pensava rosso (o verde o giallo) e la cosa
diventava rossa (o verde o gialla).
Ed ecco qua.
Le storie sono davvero tante e questi erano solo piccoli estratti, ma se vi sono piaciute scrivetemi in privato per sapere come continuano, vi metterò in contatto con l'autore. Ci sono storie di maghi, di aquile che fanno la rivoluzione, termiti che giocano alle Olimpiadi, fantasmi, topolini e tanto altro ancora!
Alla prossima storia!
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