martedì 21 gennaio 2014

L'Atlante della Val d'Orcia... per Ragazzi!

Con la copertina giallissima

La Valdorcia è uno dei luoghi più affascinanti e complessi al mondo. Nella mia prima guida per ragazzi ho raccontato tante curiosità sulla valle ma alcune delle cose descritte nell'Atlante, giuro, non le conoscevo.

I testi non sono miei ma di un eccezionale, giovane urbanista valdorciano, mentre la seconda parte dell'Atlante è a cura del LaRIST e di altri collaboratori. Oltre alla versione cartacea c'è anche un cd interattivo, di cui vedete la copertina qui sopra (mi ricorda qualcosa), sviluppato da un bravissimo esperto di software residente a Montalcino. Sfortunatamente non ho ancora visto né il libro né il cd, quindi parlerò solo del mio lavoro: i disegni.

Il punto di vista dell'Atlante è assolutamente nuovo ed originale.
Partendo dalle acque del Fiume Orcia si attraversano paesi, colture, boschi ed altro. Il mio primo obiettivo è stato quello di dare vita ad un personaggio in grado di raccontare il territorio in maniera semplice e divertente. Io ne ho immaginati vari, uno per ogni sezione dell'Atlante, così sono nati:

Per chi non è pratico della zona queste sono le confluenze dell'Orcia


Ma la star del progetto è la ninfa Orcia, uno svolazzante spirito dalla fluente chioma d'acqua, profonda conoscitrice dei segreti della valle. E' accompagnata da un ragazzino dai capelli rossi (adoro i capelli rossi!) e da un espertissimo grillino. L'immagine della ninfa mi è venuta in mente ricordando i versi di Lattanzio Tolomei incisi sulla pietra di fronte alla vasca di Bagno Vignoni, che più o meno recitano così:



“O Naiadi che abitate questi caldi vapori, 
liberando il fuoco perenne fra le onde, 
restituendo col vostro eterno fluire
 i sofferenti liberi dalla morte odiosa, 
io vi saluto, 
e voi donate acque copiose. 
Scorrete leggiadre a buone sorgenti 
e portate agli infermi col vostro fluire la salute, 
ed ai sani un bagno  dolcissimo. 
Entrambi vi saranno grati”




Dei paesaggi sono orgogliosa, e pensare che prima non li disegnavo. Le mie colline erano tutte tonde e colorate in tinte vivaci; un paesaggista moriva ogni volta che ne disegnavo una.
Questo è stato uno dei primi che ho realizzato.

A dire il vero non c'è nell'Atlante, ma mi piaceva e volevo condividerlo

Portare a termine questo lavoro è stata una faticaccia. Non ho davvero idea di come sia venuto, ma so che ce l'abbiamo messa tutta, nonostante i tempi di consegna strettissimi.

E' un lavoro realizzato per i ragazzi delle scuole della Val d'Orcia, ma se qualcuno è interessato a saperne di più, può contattare la Fondazione Tagliolini e chiedere informazioni.

Alla prossima!


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