mercoledì 8 gennaio 2014

Vi racconto Lione


Sono stata in Francia tante volte, ma mai a Lione.

Fino a l'altro ieri mi sono sempre fermata qualche centinaio di chilometri prima, verso Avignone, oppure ho preso l'aereo per Parigi saltando tutto il resto. Invece a Lione si trovano tante cose curiosissime, così ho deciso di raccontarvi quello che ho visto in città. A modo mio, s'intende.

Intanto, per chi non fosse pratico, dico subito che Lione si trova in linea d'aria quasi alla stessa altezza di Bassano del Grappa, che per estensione è praticamente la seconda città della Francia e che se passate dal traforo del Frejus risparmierete tempo, ma spenderete soldi.

La prima cosa che ho scoperto è che a Lione è nato e per un po' ha vissuto un famosissimo scrittore di libri per bambini, anzi, di UN libro: Il piccolo principe. Che sia una storia per bambini o no poco importa, l'importante è solo lui: Antoine de Saint-Exupéry, l'aviatore.


L'essenziale è invisibile agli occhi ma se cercate la statua apriteli bene

La casa di Antoine è abbastanza semplice da trovare: è molto grande, di aspetto signorile ed è situata lungo la via a lui dedicata, mentre la statua un po' la dovete cercare. Sarebbe facile dirvi che si trova in Place Bellecour e lasciarvi a gironzolare, se non fosse che Bellecour è forse la piazza pedonale più grande d'Europa! 

La piazza è immensa, grande come 3 grossi campi da calcio e abbastanza vuota. Tutto quello che sono riuscita a vedere è stata la statua del Re Sole a cavallo e una gigantesca ruota panoramica.

L'assenza di una qualsiasi panchina mi ha fatto desistere dal cercare altre attrazioni, così sono andata dritta alla statua di Saint-Exupéry che però non si trova sulla piazza ma su di un lato, vicino ad una piccola struttura che non ho capito se è una galleria d'arte o l'ufficio turistico. Trovarla, se nessuno ve la indica, è una vera impresa.




Più alto è il cappello...

Una delle cose che non si può non fare a Lione è mangiare.
Un po' perché è fisiologico, e un po' perché è praticamente impossibile non fermarsi in uno dei tantissimi ristorantini che si trovano a Les Cordeliers, il quartiere tra i due fiumi. Tra l'altro a Lione vive uno dei più famosi cuochi del mondo, Paul Bocuse. In Francia la lunghezza del cappello è direttamente proporzionale all'importanza del cuoco e il cappello di Bocuse, vi assicuro, è altissimo. Comunque non siamo andati ad assaggiare le prelibatezze dello chef, ma in un normalissimo ed accogliente ristorantino lungo la Rue Mercière la cui specialità sono... le cozze.

Nel locale servono quasi esclusivamente cozze marinate o immerse in un mare giallo-crema, da mettere se si vuole uccidere il sapore di ogni cosa. La cosa divertente è che puoi chiedere patatine fritte in quantità, sul serio, non ci sono limiti alla golosaggine. Sul tavolo trovi qualsiasi tipo di salsina: ketchup, maionese, maionese aromatizzata, mostarda, mostarda al miele e una vinaigrette buonissima. Da bere abbiamo chiesto una birra, perché l'acqua (almeno quella del rubinetto) in Francia te la portano gratis, se non la chiedi. Se la chiedi invece ti presentano una minuscola bottiglietta di acqua himalayana filtrata nell'oro e te la fanno pagare carissima, più della birra. Vai a capire perché.

Lione ha tantissime specialità gastronomiche tra cui certe salamelle, una trippa che pare buonissima, ciccioli, cotechini e vari formaggi puzzoni. Io non sono un'amante di tutte queste cose, quindi le cozze le ho davvero gradite.


Altre cose da fare a Lione sono prendere la funicolare di Saint-Jean per raggiungere la Basilica in cima alle colline di Fourvière, da cui si gode la vista migliore della città e dintorni. Fare una passeggiata tra le rovine dell'anfiteatro romano (di cui non ho apprezzato lo stato di conservazione) ed entrare nei passaggi segreti tra le case della Vecchia Lione per andare velocemente da una parte all'altra della città. Per quanto riguarda i musei non prendete in considerazione il lunedì che sono tutti chiusi tranne il Museo delle Belle Arti, l'unico che sono riuscita a visitare.

Per fortuna il Musée des Beaux-Arts si è rivelato essere talmente interessante e vasto che non ho rimpianto l'essermi persa il museo della Stampa e il museo Lumière. All'interno si trova una quantità sorprendente di opere d'arte di artisti famosi, sia dell'antichità che dell'epoca moderna. Se pensate ad un nome probabilmente troverete qualcosa qui. Ci sono anche opere che mi hanno strappato un sorriso, come ad esempio:



Nella sezione delle sculture c'è un modellino in terracotta della Statua della Libertà. Uno potrebbe chiedersi cosa ci fa la Signora Libertà in Francia, poi si ricorderebbe che lo scultore che donò la statua all'America, il garibaldino Auguste Bartholdi, era un francese. Proprio sulla Places des Terraux, di fronte al museo, c'è una gigantesca fontana scolpita da questo artista. Rappresenta la Garonne e i suoi affluenti, ma se l'avete vista e non avete colto la metafora è comunque un bellissimo gruppo di donna su carro trainato da quattro cavalli pazzi con gli zoccoli palmati.

Il viaggio è stato breve ma intenso. Purtroppo tante cose non ho avuto il tempo di farle ma mi è rimasto un dubbio che mi ha lasciata perplessa un intero pomeriggio: come fanno i francesi a mangiare le crepes alla nutella e banana in strada, senza forchetta e coltello e senza sporcarsi?

Forse sarebbe stato meglio mangiare una Gauffre, ma questa storia ve la racconto un'altra volta.

2 commenti:

  1. Mai stato a Lione, solo a Parigi e anche lì ci sono posticini nascosti carini e mi è capitato di mangiare in posti a cui non avrei dato un soldo bucato e invece si mangiava bene.

    Le tue interpretazioni delle opere mi hanno fatto ridere... molto, soprattutto i mangiatori di ricotta, a cucchiaiate di legno! XD

    Le crepes alla nutella si mangiano senza banane, scellerata miscredente!

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    1. A me piacciono con le banane, le crepes alla nutella. Solo non dovrei mangiarle in strada!

      L'ultima volta a Parigi ci sono rimasta due settimane, ho girato città e dintorni alla ricerca di curiosità nascoste ma avrei potuto passarci un mese e non esserne soddisfatta. Parigi non è solo il fulcro della Francia, ne è il cuore, il centro storico e politico di ogni attività da secoli, ed è per questo che la stragrande maggioranza delle persone visita quello e basta. Nel resto della Francia non è che sia successo granché, al confronto.

      In questo l'Italia è più omogenea: Roma, Milano, Firenze, Napoli, Venezia... non c'è città italiana che non susciti a tutti forti emozioni. Ora, a Lione ci sono stata per motivi personali, non so se l'avrei mai scelta come meta per un viaggio, ma è stato interessante scoprirvi tante cose, e non tutte belle.

      Per quanto riguarda il modo d'interpretare, io sono una grande appassionata di storia dell'arte, motore di tutti i moti umani, però a volte si trovano opere non perfettamente riuscite che un sorrisetto te lo strappano. Inevitabile! :)

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